Cast Alimenti entra nel fondo Kyip Capital e nel gruppo Plena Education. La nostra intervista esclusiva a Cristian Cantaluppi, nuovo responsabile dell’organizzazione delle attività di formazione. Che conferma il focus sulla formazione per giovani e per professionisti e lancia un appello a Massari, uscito dalla proprietà: «Mi auguro resti vicino alla scuola che ha fondato»

C’è una rivoluzione in atto in Cast Alimenti. Il Centro di alta formazione per le professioni alimentari fondato a Brescia nel 1997 ha cambiato compagine proprietaria. Ad acquisire il controllo della società è stato il fondo Kyip Capital SGR rilevando il 62,6% del capitale. L’acquisizione rientra nelle strategie di Kyip Capital nell’ambito del potenziamento di Plena Education, gruppo che eroga corsi triennali, biennali, master e corsi brevi in ambito fine arts, tra cui anche la gastronomia.

Cos'è Kyip Capital

Kyip Capital SGR è una società̀ di gestione indipendente fondata da Luciano Hassan, Gianluca Losi e Carlo Privitera che gestisce un volume di risparmio superiore a 160 milioni di euro. Tramite il fondo di private equity Kyip Investment Fund, investe in operazioni di growth buy-out rilevando la maggioranza del capitale di piccole e medie imprese italiane ad alto potenziale, con particolare focus sul mondo Education e Information technology.

Cast Alimenti, il nuovo assetto

A cedere completamente le proprie quote in Cast Alimenti sono stati Iginio Massari, che era tra i fondatori della prima ora, e le società Pavoni Italia e Arte Bianca. Ha diminuito la propria partecipazione Italia Exibition Group, leader nell’organizzazione di fiere in Italia e all’estero, che rimane nel capitale al 10%. Della compagine societaria originaria rimane al suo posto, con la sua quota del 27,4%, Vittorio Santoro che ha assunto il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione. Alla gestione delle attività di formazione, invece, è stato nominato Cristian Cantaluppi cui abbiamo rivolto qualche domanda.

Cristian Cantaluppi
Cristian Cantaluppi

L’intervista a Cristian Cantaluppi

Cast è un’istituzione storica per il mondo pasticceria, gelateria e bakery. Come si inserisce l'acquisizione nella strategia del "polo" della formazione “Plena Education” che fa capo a Kyip?

«Da 27 anni Cast si impegna nell’insegnamento delle tecniche più importanti di pasticceria, cucina, gelateria e bakery (e non solo) in modo serio, partendo dalle basi e senza scorciatoie di tempo o di metodo. Questa cultura formativa, che è il buono del saper fare del nostro Paese, è la pietra angolare sulla quale svilupperemo nuovi percorsi di formazione in cucina, nell’ospitalità e nelle filiere del cibo per affiancare Cast alle altre scuole e università con cui Kyip Capital ha consolidato la propria posizione in questi ultimi tre anni. Cibo e ospitalità dentro Cast, sono le ultime ‘Fine Arts’ arrivate in casa di Kyip».

Che cosa c'è nel futuro di Cast? Nel piano strategico di Kiyp sarà mantenuto il focus sui professionisti?

«Il futuro di Cast metterà al centro i giovani che vogliono lavorare nel settore del cibo e dell’ospitalità. Li aiuteremo a entrare nel mondo del lavoro, attraverso l’esperienza eccellente e autentica di chi li ha preceduti (i nostri docenti) in un passaggio che non è di successione, ma di affiancamento, nella continuità, nel reciproco scambio di saperi, sensibilità e propensioni. Ci impegneremo per permettere a ciascuno di loro di realizzare i progetti che risuonano nel loro spirito, che danno loro energia e risvegliano la loro passione. Valorizzeremo ancora di più gli attuali, ottimi, rapporti con le aziende leader del settore. Continueremo a chiedere alle imprese di successo di sostenerci come hanno fanno finora».

Prevedete di continuare a investire sui corsi di alta formazione e di specializzazione?

«Miglioreremo i nostri attuali percorsi di formazione e ne lanceremo di nuovi: l’1 ottobre prossimo inizierà un master di 8 mesi per una classe di cucina. I programmi didattici saranno ideati insieme ai migliori professionisti del settore: chef, pasticceri e manager per far crescere nelle nostre classi i giovani collaboratori di cui i professionisti hanno bisogno».

Ci sarà spazio anche per corsi dedicati a chi è già professionista?

«Collaborare bene con le imprese per noi significa valorizzare la professionalità di chi vi lavora. Dunque rimarrà assolutamente il focus sui professionisti, continuando ad aiutare chi di loro ha bisogno di formazione professionale eccellente, elemento determinate per una solida crescita di carriera o per il mantenimento di un lavoro che cambia».

Quali azioni prevedete di attuare per portare ancor di più la scuola verso una dimensione di didattica evoluta e al passo con le tecnologie più recenti?

«Cast Alimenti si è da sempre distinta per investire in laboratori e cucine dotati delle migliori e innovative attrezzature che, con l'aiuto delle nostre aziende partner, scegliamo per simulare gli ambienti di lavoro del presente e soprattutto del futuro. Già a gennaio di quest’anno, Cast ha presentato al Sigep di Rimini in anteprima l’applicazione di intelligenza artificiale che Plena Education mette a supporto degli studenti e professionisti che frequentano il nostro Campus di Brescia. Ma è stata solo una prima novità. I nostri piani su questo tema sono ambiziosi e coerenti con la missione di Kyip Capital che ha come scopo quello di innovare le imprese nelle quali investe cavalcando la trasformazione tecnologica e digitale in atto. Non posso però adesso entrare nel merito».

L'uscita di Iginio Massari dalla compagine proprietaria segna un'epoca, visto che il Maestro era uno dei fondatori. Come pensate di mantenere un legame con il mondo dei professionisti dell'alta pasticceria?

«Igino Massari e Vittorio Santoro hanno fondato insieme Cast nel 1997. Dai racconti ascoltati, la cosa che mi ha colpito umanamente di più è stata che una delle motivazioni alla base di questa avventura fu quella di dimostrare con una scuola che i pasticceri italiani non avevano “niente di meno” rispetto ai colleghi d’Oltralpe. Vittorio, pasticcere e ancora direttore entusiasta della scuola, fautore tra l'altro di questa operazione, è stato confermato Presidente del Consiglio di Amministrazione. Santoro e il Maestro Massari, che mi auguro davvero ci rimanga molto vicino pur non essendo più azionista, spero possano continuare a essere il legame forte e reale con il mondo dei professionisti dell’alta pasticceria».

Cast Alimenti aveva un legame anche con Apei, l'associazione creata proprio da Massari. Questa connessione viene meno? Se sì, pensate ad altre partnership?

«Per quanto mi riguarda, voglio continuare ad avere ottime relazioni con Apei e con tutte quelle associazioni di categorie che in Italia sostengono e valorizzano i loro professionisti associati, spesso impegnandosi anche in attività che altre istituzioni tralasciano».

Quali sinergie pensate di attuare con le altre scuole di formazione di Plena Education?

«Sinergie nella didattica e commerciali. Per quanto riguarda la didattica, moduli come food design, videomaking, fotografia, art direction, advertising, lingue sono solo alcuni già presenti nei piani di studio delle altre università e scuole del gruppo dove si insegnano competenze e abilità sempre più importanti per chi lavora nel settore del cibo e dell’ospitalità. Non ci si inventa esperti in materie non insegnate da anni, servono persone autentiche e network consolidati che in Plena Education ci sono tutte. Sul fronte commerciale c’è da considerare come in Italia e all’estero la formazione di qualità post-18 anni si sta polarizzando e la concorrenza è sempre più agguerrita. Il calo demografico in Italia ha, sino ad ora, fatto vedere solo i primi segnali, ma sappiamo che nel prossimo futuro il mercato dovrà essere necessariamente internazionale, senza più confini geografici. Il Gruppo si rivolge a tutti coloro che nel mondo vogliono venire in Italia a studiare per imparare il cibo, l’ospitalità, la musica, il cinema, il design e la moda, che per me sono - insieme a computer science - le professioni del futuro».

Come cambierà la struttura organizzativa "sotto" il controllo della sua direzione?

«Per me un’organizzazione che funziona bene è un ambiente di sviluppo personale e professionale in cui ogni persona si assume le sue responsabilità e ne condivide il possesso con i suoi colleghi. L’organigramma si forma naturalmente su queste basi semplici del lavoro di squadra».

Ernesto Brambilla e Rosa Oliveri

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