Il 23 maggio dalle 18 alle 19.30 presso AB- Il lusso della semplicità di Alessandro Borghese, si terrà l’appuntamento intitolato “La pasticceria da mangiare con gli occhi, sulle orme di Marco Polo”

I pasticceri di Ampi Giovani saranno i protagonisti del primo appuntamento del nuovo ciclo di incontri di Abks Live. La rassegna di appuntamenti con ospiti dello spettacolo, della musica, della letteratura, della cucina, della pasticceria e della cultura, ritorna giovedì 23 maggio nel giardino di AB- Il lusso della semplicità in Ca’ Vendramin Calergi, sede del Casinò sul Canal Grande, a Venezia. Si riparte con un appuntamento dedicato alla pasticceria che omaggia il grande esploratore Marco Polo.

Cosa faranno i pasticceri di Ampi Giovani

Saranno cinque i giovani selezionati e guidati dal maestro Ampi Armando Palmieri. Sono Luca Bnà, Beatrice Busatta, Dario Guglielmoni, Enrico Lago e Leonardo Sperati. Il team presenterà delle creazioni tematiche di pasticceria dolce e salata ispirate ai temi dell'arte e del viaggio. Obiettivo: omaggiare l'anima artistica e avventurosa della città di Venezia.

Durante questo nuovo appuntamento di Abks Live i talenti di Ampi Giovani dimostreranno la propria creatività, le conoscenze e le tecniche acquisite durante il percorso biennale svolto durante un progetto nato all’interno di Accademia Maestri Pasticceri Italiani.

«Volevo un impatto visivo interessante coniugato a delle sensazioni gustative interessanti - spiega il maestro Armando Palmieri - Perciò ho chiesto ai pasticceri di partire da un dolce classico e di inserire una spezia, un ingrediente legato al concetto del viaggio di Marco Polo e di conferire al tutto una forma estetica ispirata all’opera e allo stile di un artista Pop, anche contemporaneo. Sono rimasto stupito io stesso dal risultato. Sono certo verrà apprezzato da quanti parteciperanno alla serata del 23 maggio».

Il dolce di Luca Bnà per Abks Live

“Fatto a mano” è il dolce ideato da Luca Bnà. Ispirato al David di Michelangelo, si tratta di un cremoso al cioccolato fondente e cardamomo con fondo croccante al sesamo di Bnà. La creazione racchiude l’essenza dell’artigianalità, del lavoro fatto a mano dallo scultore così come d’artista. Nella monoporzione creata da Bnà il volto del David poggia su una mano stretta a pugno, in un viaggio nel tempo e nella storia dell’arte, mentre sesamo, alloro e cardamomo evocano la rotta di Marco Polo verso Oriente.

La creazione di Beatrice Busatta

Beatrice Busatta fa rotta verso Nord, ispirandosi allo scultore svedese Claes Oldenburg e al suo celebre cono capovolto. “La battaglia del cono gelato” è un cono di cialda ripieno di namelaka alla nocciola, cremoso al cioccolato al latte e biscuit marquise al cacao, mentre il finto gelato è una mousse allo yogurt con cuore di albicocca arrosto al pepe di Sichuan. «Oldenburg è stato uno dei precursori della pop art. Attraverso questa nuova concezione di monumenti all’interno ed all’esterno di spazi pubblici, raffiguranti oggetti della quotidianità, cercava di combattere una battaglia contro il consumismo della società americana degli anni ’60. Penso che questo concetto raffiguri pienamente anche la società di oggi. Il pepe di Sichuan ha una nota orientale che riporta a ricordi di paesi lontani, in pieno tema con il viaggio», spiega Busatta.

Il tiramisù innovativo di Dario Guglielmoni

La monoporzione caffè e cannella pensata da Dario Guglielmoni è un tiramisù innovativo, composto da un biscuit alla mandorla e caffè, una mousse al mascarpone e cannella e un gel al caffè. L’artista a cui si è ispirato per la realizzazione di “Geometrie d’Oriente” è il pittore olandese Piet Mondrian, fondatore assieme a Theo van Doesburg del "neoplasticismo”. «Mi sono focalizzato sul rendere il tiramisù geometrico e lineare - spiega il pasticcere - inserendo all’interno la cannella, come spezia simbolo del viaggio di Marco Polo. La decorazione è una tela in cioccolato in pieno stile Mondrian, le cui opere mostrano una complessità che smentisce la solo apparente semplicità».

“T’U”, la monoporzione di Enrico Lago

L’ironia è la chiave di “T’U”, la monoporzione ideata da Enrico Lago. È ispirata a uno dei soggetti iconici di Jeff Koons, ovvero il Balloon Dog. «L’opera dell'artista statunitense ha un carattere spiritoso, provocatorio e fuori dagli schemi, aspetti che mi rispecchiano alla perfezione. Ho inserito sapori speziati come cardamomo, pepe, cannella e anche il tè. Proprio quest’ultimo dà il titolo della monoporzione. All’epoca il tè veniva chiamato “t’u”, termine generico che venne poi affiancato al termine “ch’a” per distinguerlo dal “t’u” amaro usato come medicinale. La parola può avere un doppio senso romantico, con dedica alla persona del proprio cuore, da questo la scelta del colore rosso», racconta Lago.

“Attesa” di Leonardo Sperati

Leonardo Sperati, pasticcere presso l'Enoteca Pinchiorri a Firenze, presenta “Attesa”. Si tratta di un’opera forte e delicata al tempo stesso, ispirata allo stile dello scultore Jago. La filosofia di quest'artista vede l’arte come volano per costruire il vocabolario delle nostre emozioni, per capirle e viverle. A guidare il lavoro di Sperati sono proprio le emozioni femminili legate a diverse situazioni di attesa. La donna in attesa nel suo grembo è maternità. La donna in attesa di un ritorno è accoglienza. La donna in attesa di un diritto è giustizia. La donna in attesa di un pensiero è sapienza. Esteticamente elegante, quasi etereo, il biancomangiare di Sperati ci porta sulla rotta verso Oriente con il pepe di Timut, che ben si sposa alle note agrumate del limone. «Ho scelto la scultura di Jago perché riesce a sorprendere, è realistica eppure appartiene a un altro mondo», commenta Sperati.

Alessandro Borghese: «Una vetrina per i professionisti del futuro»

Ad accogliere i giovani pasticceri sarà lo chef Alessandro Borghese, padrone di casa di AB- Il lusso della semplicità. «L’arte e la bellezza sono una costante nei miei ristoranti, che si trasformano in gallerie d’arte per appagare i sensi dei commensali. Sono lieto di accogliere gli AMPI Giovani e di scoprire come hanno sviluppato i temi nelle loro creazioni dedicate alla magnifica Venezia. Quando il talento e la passione incontrano lo studio e la ricerca nasce qualcosa di unico e inaspettato e sono felice di dare una bella vetrina ai professionisti del futuro».

L’appuntamento è aperto al pubblico fino ad esaurimento posti.

Stefania Leo

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